Pieve di San Pietro  Gropina

La pieve di Gropina si trova a meno di due Km dal bel borgo di Loro Ciuffenna. Per arrivarci si percorre una stradicciola che di fatto termina su un poggio dove, oltre alla chiesa, c’è il minuscolo borgo di Gropina.
Di primo acchito la facciata della chiesa non desta certo stupore, la classica facciata di una chiesa romanica senza nessun tipo di fregio o abbellimento ( ad eccezione di un piccolo cherubino ed una testa di donna). Ma come l’ostrica nasconde al suo interno una perla, basta varcare la soglia di questa pieve per farsi avvolgere dal medioevo, dalla bellezza e dalla ricchezza della sua architettura.
La chiesa, così come la vediamo oggi, è stata costruita nel XII secolo, anche se una chiesa lì costruita
è già ricordata nel 774. Infatti gli scavi sotto il pavimento attuale, a cui si accede tramite una scala posta nella navata destra della chiesa,  hanno riportato alla luce i resti di due chiese più piccole: una prima chiesa risalente al V-VI secolo e una successiva a due navate del VIII-IX secolo di origine longobarda. Inoltre, anche se da verificare, sembra che ancor prima ci fosse un tempio dedicato a Diana, il che può far pensare che sullo stesso poggio ci possa essere stato un luogo di culto etrusco, visto che la parola “Gropina” sembra derivare dall’etrusco “Krupina” che può essere tradotto come  “abitato, paese”. Ma torniamo all’interno della chiesa. Una volta entrati, grazie anche all’illuminazione che la valorizza, si nota subito la straordinaria bellezza e raffinatezza dell’abside, elemento architettonico non comune in altre chiese della Toscana. Sulla destra, poco prima dell'abside, si nota il particolare pulpito con tutte le sue immagini scolpite raffiguranti sirene, figure oranti ed animali. Il pulpito è di origine longobarda e quindi anteriore alla costruzione della chiesa. Altra particolarità di questa pieve è che tutti i capitelli delle colonne sono scolpiti con una vasta raffigurazione simbolica del bestiario e della cultura medioevale che fortunatamente ha attraversato i secoli rimanendo intatta fino ai nostri giorni. Una simile architettura ( senza scordare le finestre con “vetri” di alabastro) ha sicuramente richiesto un notevole impegno finanziario confermando che questa pieve dovesse ricoprire un ruolo estremamente importante sul territorio. Ma la Pieve di Gropina ci riserva altre sorprese. Se la facciata è priva di fregi, l’esterno dell’abside si presenta con una bella fila di archetti sorretti da colonnine, elementi architettonici che “alleggeriscono” la visone posteriore della struttura. La “chicca” in questo contesto è rappresentata da due colonnine legate da un nodo proprio nel mezzo dell’abside, uguali a quelle che ci sono nel pulpito all’interno della chiesa. Ma tra le tante cose  che questa chiesa ci fa vedere chiaramente, ce ne sono altre più celate, diciamo degli indizi, che ci possono portare  a pensare alla presenza dei Cavalieri Templari in questa pieve. Ci sono infatti un paio di croci di tipo templare scolpite, una proprio all’ingresso della chiesa, l’altra molto più nascosta sul fianco. Inoltre, ben nascosto dai licheni che prosperano sulla pietra, si vede una triplice cinta, simbolo spesso associato ai templari.


il cherubino sull'architrave all'ingresso. E' da notare che l'immagine risulti piuttosto "grezza" rispetto alla qualità delle figure all'interno

La bella visuale della chiesa appena si entra







la meravigliosa abside in cui le colonnine alleggeriscono la struttura aumentandone spazialtà e facendola "respirare"




Una  particalarità di questo pulpito di età longobarda: sul fronte sono ben evidenti i simboli dei quatrro evangelisti meno uno! Manca infatti il bue, simbolo di Luca.


Un'altra caratteristica di questo meraviglioso pulpito è data dalle particolarei figure scolpite in bassorilievo su questa struttura che, più che un pulpito, pare un fonte battesimale. Si notano sulla sinistra sia la "melusina", ovvero la sirena bicaudata, sia un uomo che si tiene le gambe, che ricorda una figura orientale, tra le spire di due serpenti che gli sibilano agli orecchi. Nell'iconografia cristiana il serpente rappresenta il male perciò, teoricamente, se l'uomo non segue i dettami della religione cederà al male. Però in molte chiese ed abbazie il serpente viene raffigurato anche da solo, come ci sono molte altre raffigurazioni di serpenti che hanno la testa all'altezza dell'orecchio, qualche volta con la lingua di fuori. Se questa figura dovesse realmente rappresentare il "male" dovrebbe mordere l'uomo, invece sembra che gli voglia "parlare" come fa giustamente notare Mario Bernardini nel suo libro "il serpente  e la sirena". Questo ci fa pensare, rifacendosi anche ad altre culture, che in realtà il serpente in queste rappresentazioni voglia trasmette all'uomo qualcosa, forse un qualche tipo di "conoscenza".







Le figure oranti alla base del pulpito saltano all'occhio per la sostanziale differenza stilistica con il resto del manufatto. Appare evidente che queste sculture siano antecedenti e probabilmente siano state riprese dalle chiese precedenti. Pur sembrando degli "extraterrestri" hanno in ogni caso una potente forza evocativa













Nella prima colonna a sinistra sono rappresentati dei cavalieri. Alcuni sostengono che sia un indizio della presenza dei templari ma io non sono di questo avviso. Se guardiamo attentamente agli angoli della colonna, sopra i cavalieri, sono raffigurate delle figurine che rappresentano degli uomini con le mani sui fianchi e gli "attributi" ben esposti. Queste figure, come altre nella chiesa,sono un "refuso" della religione pagana ed i riferimenti ai riti della fertilità.


















Non poteva mancare il "green Man"














Qua sotto si vede chiaramente una croce Templare
Questa è un'altra croce di tipo templare
Qua sotto invece, anche se le foto non riescono a farle vedere bene,
c'è la triplice cinta


La cripta si raggiunge dalle scale sulla destra prima dell'abside. si possono vedere i resti delle due chiese abtecedenti l'attuale
Infine alcuni disegni della chiesa tratti dal sito  www.gropina.it